Esempi di programma (disponibili ulteriori percorsi specifici)
MODULO I
DIZIONE
- Introduzione al significato comune attuale del termine “dizione” e della disciplina cui fa riferimento.
- Definizione di un linguaggio tecnico comune, utile ad un prosieguo armonioso e rapido delle lezioni.
- Accento fonico e accento tonico.
- Vocali “e” ed “o”atone.
- Vocali “e” ed “o” toniche.
- Prime regole sulla “e” aperta e su quella “chiusa”. Regole della “o” aperta e di quella chiusa.
- Lettura di alcuni brani “mirati”, utili alla pratica delle regole appena enunciate.
- Prime regole sulla “s” sorda e su quella sonora.
- Prime regole sulla “z” sorda e su quella sonora”
- Gruppi consonantici LS, MP, NF, NS, NT, RS. La corretta pronuncia della consonante C.
- Le parole isolate, cioè quella grande quantità di parole che vanno apprese singolarmente, poiché non appartengono a nessun gruppo di termini ai quali sia possibile applicare le regole canoniche.
- Lettura mirata sulle regole introdotte e spiegate.
RESPIRAZIONE ORGANICA, PROFONDA, COMPLETA
- Esercizi di respirazione profonda, organica e completa utili ad uno uso ottimale della respirazione, per accrescere le abilità respiratorie e fonatorie dell’individuo e per controllare in modo consapevole e certo sia l’attività respiratoria che quella fonatoria e quindi la produzione e l’emissione del linguaggio verbale.
EDUCAZIONE DELLA VOCE
- Analisi della voci (timbro e caratteristiche “strutturali) dei singoli partecipanti.
- Luogo e modo d’articolazione.
- Progettazione, produzione ed emissione di fonemi (che poi diventeranno parole e quindi frasi).
- Esercizi sull’estensione e sui toni della voce, per renderla più flessibile e “disponibile” alla nostra volontà e alle nostre necessità di comunicazione.
- Esercizi sul ritmo, sul tono, sul volume.
ESPRESSIONE
- Studio degli aspetti espressivi-estetici del linguaggio.
- Che cos’è l’intonazione.
- Esercizi sul ritmo, sul tono, sul volume.
- Inizio di letture espressive di brani scelti.
RECITAZIONE
I contenuti di tale disciplina saranno trattati e praticati durante la seconda parte della lezione, dopo la pausa.
I PARTE
- Introduzione al METODO MIMESICO (o mimico).
- Il metodo mimetico è stato il metodo insegnato per decenni all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “S. D’Amico” di Roma, da Orazione Costa, il più grande maestro che abbia mai insegnato in tale accademia e uno dei più grandi registi e pedagoghi teatrali europei.
- Introduzione ai primi esercizi.
- Concetti di “imitazione”, ri-produzione, interpretazione.
- L’immedesimazione
II PARTE
- La storia (il racconto) e sua struttura tradizionale.
- I personaggi.
- Il dialogo
- Il monologo.
- Introduzione al dialogo e al monologo.
- Come si analizza un testo
- Come si analizzano i personaggi, le loro funzioni all’interno di un testo.
- Come si analizza un mongolo.
MODULO II
DIZIONE
- RIPASSO DI TUTTE LE REGOLE CANONICHE PER LA CORRETTA PRONUNCIA DELLA LINGUA ITALIANA.
- LETTURE SISTEMATICHE PER LA MESSA IN PRATICA DELLE REGOLE DI DIZIONE.
- LETTURE DI BRANI NEI VARI STILI GIORNALISTICI, RADIOFONICI-TELEVISIVI.
OBIETTIVI: verifica e pratica delle abilità di pronuncia e di quelle articolatorie ed espressive. Ricerca di una maggiore fluidità del linguaggio e della giusta scansione del ritmo e del tempo. - PROVE DI “ARS ORATORIA.”
- PROPOSTA DI SPEECHES, destinati a diversi contesti, gestiti con buona dizione e corretta interpretazione dei contenuti, dell’audience e dell’ambiente.
RECITAZIONE
- PROIEZIONE E ANALISI DI BRANI DI MONOLOGHI – E DI DIALOGHI – TRATTI DA OPERE CINEMATOGRAFICHE E TEATRALI.
L’ANALISI è orientata alla scansione delle ragioni emotive e intenzionali dei personaggi presi in considerazione, per il raggiungimento di una soluzione interpretativa individuale, originale, di ciascun partecipante che, nel dialogo, poi, è chiamato, inoltre, anche a creare e a gestire, insieme al partner, un momento di interpretazione collettiva con giusto grado di necessità e di coerenza. - FRAMES CREATIVI-AUTOBIOGRAFICI INDIVIDUALI.
I partecipanti sono chiamati, individualmente, a creare, secondo gradi successivi di difficoltà e di complessità (lezione dopo lezione) dei brevi frames creativi, individuali, durante i quali saranno stimolati ad elaborare, su temi dati dal docente, una storia soggettiva, prima utilizzando solo i movimenti e le espressioni facciali e, poi, nelle lezioni successive, anche la voce. L’atto finale è la rappresentazione in classe del proprio breve elaborato drammaturgico. - IMPROVVISAZIONI SU SEMPLICI TEMI DATI DAL DOCENTE. Le improvvisazioni su semplici temi “dati” hanno la funzione di accrescere le abilità istintive-creative dei partecipanti, abilità insite in ogni essere umano, ma che, generalmente, sono sopite e mai realmente ri-attivate da adulti e tantomeno utilizzate per accrescere le proprie abilità comunicative-interpretative.
MODULO III
1. TUTTE LE REGOLE DI DIZIONE.
Studio delle regole della dizione italiana. Esercizi di fono-respirazione.
2. PROVE DI “ARS ORATORIA.” PROPOSTA DI SPEECHES, destinati a diversi contesti, gestiti con buona dizione e corretta interpretazione dei contenuti, dell’audience e dell’ambiente. Tale contenuto verrà proposto sin dal primo giorno anche ai principianti, affinché conferiscano, sin dalla prima lezione, il giusto senso di rigore e di importanza alla disciplina del linguaggio parlato.
3. LETTURE DI BRANI NEI VARI STILI GIORNALISTICI RADIOFONICI-TELEVISIVI.
OBIETTIVI: verifica e pratica delle abilità di pronuncia e di quelle articolatorie ed espressive. Ricerca di una maggiore fluidità del linguaggio e della giusta scansione del ritmo e del tempo.
PROGRAMMA DI RECITAZIONE:
1. PROIEZIONE E ANALISI DI BRANI DI MONOLOGHI – E DI DIALOGHI – TRATTI DA OPERE CINEMATOGRAFICHE E TEATRALI: L’ANALISI è orientata alla scansione delle ragioni emotive e intenzionali dei personaggi presi in considerazione, per il raggiungimento di una soluzione interpretativa individuale, e originale, di ciascun partecipante che, nel dialogo, poi, è chiamato, inoltre, anche a creare e a gestire, insieme al partner, un momento di interpretazione collettiva con giusto grado di necessità e di coerenza.
2. FRAMES CREATIVI-AUTOBIOGRAFICI INDIVIDUALI. I partecipanti sono chiamati, individualmente, a creare, secondo gradi successivi di difficoltà e di complessità (lezione dopo lezione) dei brevi frames creativi, individuali, durante i quali saranno stimolati ad elaborare, su temi dati dal docente, una storia soggettiva, prima utilizzando solo i movimenti e le espressioni facciali e, poi, nelle lezioni successive, anche la voce. L’atto finale è la rappresentazione in classe del proprio breve elaborato drammaturgico come somma fra il talento individuale e le abilità acquisite durante il corso.
3. IMPROVVISAZIONI SU SEMPLICI TEMI DATI DAL DOCENTE. Le improvvisazioni su semplici temi “dati” hanno la funzione di accrescere le abilità istintive-creative dei partecipanti, abilità insite in ogni essere umano, ma che, generalmente, sono sopite e mai realmente ri-attivate da adulti e tantomeno utilizzate per accrescere le proprie abilità comunicative-interpretative.